Razionale

SeePort Hotel Ancona
Via Rupi di Via XXIX Settembre, 12, 60122 Ancona
Sito web sede evento: www.seeporthotel.com

La sclerosi multipla (SM) e la neuromielite ottica dello spettro dei disordini (NMOSD) sono due patologie infiammatorie demielinizzanti del sistema nervoso centrale, spesso difficili da distinguere clinicamente e radiologicamente. La SM è la più comune tra le due e rappresenta la principale causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, con oltre 2,3 milioni di casi nel mondo e circa 3400 nuove diagnosi all’anno in Italia. Al contrario, la NMOSD è più rara, con una prevalenza stimata di 1-2 casi ogni 100.000 abitanti nel nostro Paese, ma presenta un decorso altrettanto severo, spesso caratterizzato da neurite ottica monolaterale o bilaterale e mielite acuta.

Entrambe le patologie possono manifestarsi con sintomi gravi e invalidanti, quali cecità acuta, dolore neuropatico, disfunzioni vescicali e intestinali, anomalie della sensibilità e difficoltà motorie. Tuttavia, mentre la SM tende a seguire un decorso recidivante-remittente che evolve gradualmente verso una progressiva disabilità, la NMOSD può portare rapidamente a disabilità severa e, in assenza di un trattamento adeguato, anche alla morte prematura. In entrambe le condizioni, il trattamento tempestivo e personalizzato è cruciale per limitare il danno neurologico.

Negli ultimi anni, i progressi nella diagnostica per immagini e l’identificazione di biomarcatori specifici hanno significativamente migliorato la capacità di differenziare SM e NMOSD, guidando la diagnosi precoce e le scelte terapeutiche. In particolare, il ruolo dei linfociti B è stato riconosciuto come centrale nella patogenesi della SM, con la conseguente introduzione di terapie mirate, come gli anticorpi monoclonali anti-CD20, che hanno dimostrato elevata efficacia nel controllo della malattia e nella prevenzione delle ricadute.

L’approccio terapeutico nella SM deve essere guidato da un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio di ogni farmaco disponibile. L’inizio precoce delle terapie modificanti la malattia (DMTs), soprattutto quelle ad alta efficacia, può ridurre in modo significativo l’accumulo di disabilità a lungo termine. È fondamentale considerare già dalle fasi iniziali di malattia tutti gli indici di progressione e, se necessario, modificare tempestivamente la strategia terapeutica in caso di risposta subottimale.

Parallelamente, nella NMOSD, la diagnosi precoce e il monitoraggio accurato mediante imaging sono altrettanto fondamentali per iniziare tempestivamente terapie mirate, al fine di prevenire attacchi successivi e limitare la compromissione neurologica.

Alla luce di questo scenario, l’obiettivo del presente progetto formativo è quello di aggiornare i professionisti sanitari sulle più recenti evidenze in ambito SM e NMOSD, con particolare attenzione all’evoluzione delle tecniche di neuroimaging, all’identificazione dei biomarcatori e ai nuovi approcci terapeutici. L’evento si propone di migliorare la capacità clinica di diagnosi differenziale, la scelta terapeutica personalizzata e la gestione globale del paziente, contribuendo a migliorare la qualità di vita e a contenere la disabilità a lungo termine.

7 Novembre 2025

Ancona

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Sito web sede evento: www.seeporthotel.com

La sclerosi multipla (SM) e la neuromielite ottica dello spettro dei disordini (NMOSD) sono due patologie infiammatorie demielinizzanti del sistema nervoso centrale, spesso difficili da distinguere clinicamente e radiologicamente. La SM è la più comune tra le due e rappresenta la principale causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, con oltre 2,3 milioni di casi nel mondo e circa 3400 nuove diagnosi all’anno in Italia. Al contrario, la NMOSD è più rara, con una prevalenza stimata di 1-2 casi ogni 100.000 abitanti nel nostro Paese, ma presenta un decorso altrettanto severo, spesso caratterizzato da neurite ottica monolaterale o bilaterale e mielite acuta.

Entrambe le patologie possono manifestarsi con sintomi gravi e invalidanti, quali cecità acuta, dolore neuropatico, disfunzioni vescicali e intestinali, anomalie della sensibilità e difficoltà motorie. Tuttavia, mentre la SM tende a seguire un decorso recidivante-remittente che evolve gradualmente verso una progressiva disabilità, la NMOSD può portare rapidamente a disabilità severa e, in assenza di un trattamento adeguato, anche alla morte prematura. In entrambe le condizioni, il trattamento tempestivo e personalizzato è cruciale per limitare il danno neurologico.

Negli ultimi anni, i progressi nella diagnostica per immagini e l’identificazione di biomarcatori specifici hanno significativamente migliorato la capacità di differenziare SM e NMOSD, guidando la diagnosi precoce e le scelte terapeutiche. In particolare, il ruolo dei linfociti B è stato riconosciuto come centrale nella patogenesi della SM, con la conseguente introduzione di terapie mirate, come gli anticorpi monoclonali anti-CD20, che hanno dimostrato elevata efficacia nel controllo della malattia e nella prevenzione delle ricadute.

L’approccio terapeutico nella SM deve essere guidato da un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio di ogni farmaco disponibile. L’inizio precoce delle terapie modificanti la malattia (DMTs), soprattutto quelle ad alta efficacia, può ridurre in modo significativo l’accumulo di disabilità a lungo termine. È fondamentale considerare già dalle fasi iniziali di malattia tutti gli indici di progressione e, se necessario, modificare tempestivamente la strategia terapeutica in caso di risposta subottimale.

Parallelamente, nella NMOSD, la diagnosi precoce e il monitoraggio accurato mediante imaging sono altrettanto fondamentali per iniziare tempestivamente terapie mirate, al fine di prevenire attacchi successivi e limitare la compromissione neurologica.

Alla luce di questo scenario, l’obiettivo del presente progetto formativo è quello di aggiornare i professionisti sanitari sulle più recenti evidenze in ambito SM e NMOSD, con particolare attenzione all’evoluzione delle tecniche di neuroimaging, all’identificazione dei biomarcatori e ai nuovi approcci terapeutici. L’evento si propone di migliorare la capacità clinica di diagnosi differenziale, la scelta terapeutica personalizzata e la gestione globale del paziente, contribuendo a migliorare la qualità di vita e a contenere la disabilità a lungo termine.

Responsabili scientifici

Raffaella Cerqua
Maria Grazia Piscaglia
Rocco Totaro

Faculty

Raffaella Cerqua, Ospedali Riuniti Marche
Luana Evangelista, Ospedale San Salvatore, L’Aquila
Matteo Foschi, AUSL Romagna
Maria Pia Giannoccaro, Università di Bologna
Susanna Malagù, AUSL Romagna
Federico Menetti, AUSL Romagna
Marcello Moccia, Università Federico II Napoli
Ivan Panzera, AUSL Romagna
Maria Grazia Piscaglia, AUSL Romagna
Gabriele Polonara, Ospedali Riuniti Marche
Eugenio Pucci, Ospedale Murri Fermo
Mauro Silvestrini, Università Politecnica delle Marche
Alessandra Splendiani, Università degli Studi dell’Aquila
Andrea Surcinelli, AUSL Romagna
Ruja Taffi, Ospedali Riuniti Marche
Valentina Tomassini, Università Chieti
Rocco Totaro, Ospedale San Salvatore, L’Aquila

Accreditamento ECM

L’evento è accreditato ECM e prevede nr. 6 crediti
per le seguenti professioni e discipline:

Medico Chirurgo (discipline: Neurologia, Neurofisiopatologia, Neuroradiologia,
Medicina Interna, Radiologia), Infermiere, Farmacista Ospedaliero

Iscrizioni

Il Corso inizia tra

0Giorni0Ore0Minuti0Secondi

con il contributo non condizionante di

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